giovedì 20 marzo 2008

Il silenzio di pochi...

Anche stamane i ragazzini sono puntuali, forse hanno imparato qualcosa dalla sgridata del primo giorno.
Quando finiscono di fare i compiti, mi allontano verso le case, verso la gente, quella stessa che sa che esisto, ma non viene a bussare e a chiedere, non mi sorride perché vuole ricevere, ma silenziosamente partecipa spiritualmente al lavoro che sto facendo ed io la ricambio portando un po’ di allegria a casa sua.

Vado a visitare la madre di Andres e Daniel, sperando stia bene. La sua bocca conta di tre o quattro denti, e non sto parlando di una vecchietta, ma di una signora di 35 anni.
Le gengive sanguinanti, le mani gonfie che si scontrano visivamente con il corpo pallido e senza carne.
Sorride quando mi vede, ma dentro terrà tutta la preoccupazione della sua vita che piano piano si spegne e che lasciando i suoi due bambini.
Il piccolo Andres, mi dice, afferma che verrà con me quando io non ci sarò più!
Le sue parole mi lasciano impietrita e non so che espressione fare senza risultare stupida e superficiale.

Altra visita di oggi alla madre di Erikson, un bimbo veramente capace, un personaggio estremamente piacevole, interessato, purtroppo un po’ troppo vivace, ma assolutamente partecipativo.
Ha un negozietto davanti alla sua baracca e mi offre 4 mandarini e un’arancia.
Dice che io le offro molto, per quello che faccio con suo figlio.
Ci sono per fortuna persone che rispettano il lavoro che sto facendo e sono riconoscenti.

Nessun commento: