Compie gli anni il venti settembre.
Quasi si innamora di me quando – entusiasta - confermo che il 20 è proprio una bella data e che anche mio fratello è nato quel di.
Domani viene alla missa per ricevere il suo regalo “in ritardo, dice, ma lo accetto comunque!!!”
Sono stupendi, semplicemente stupendi, i bimbi peruviani, forse è la solita dinamica del “non conosco” perciò amo, ma se conosco vedo tutti i difetti possibili ed immaginabili.
Forse.
Forse invece, avendo poco, si relazionano con le persone in maniera differente, apprezzano la presenza di chi è li per loro e non cercano in tutti i modi di sviarsela e correre alla play station.
No, credo siano proprio diversi.
Questa sera ero a messa con loro, mi si avvicinano e con rispetto reverenziale mi chiedono il mio nome, mi guardano e si rivolgono a luciano: “Se vive con te possiamo venire a trovarla?”
Come fossi una specie di souvenir di un posto molto lontano, ma un souvenir di contenuti, di interesse umano.
Il mio cuore si apre di giorno in giorno e attendo, impaziente e triste il momento, preannunciato da tutti, dove anche io inizierò a vedere questo mondo e questa gente ricca di difetti e cose pesanti, troppo pesanti da digerire.
Sono realista, il mio cuore non lo è, ma la mente, in continua lotta con lui, mi sprona a cercare più a fondo, a non sottostare alle emozioni del momento che si riveleranno fugaci quanto prima, mi impone, con dolce determinazione, di gustare tutto, ma di dare a questo tutto un significato che sta oltre. Oltre ciò che sento che vedo che respiro, un qualcosa come “sono qui perché Dio mi ha voluta qui e se ci sarà del dolore Lui sarà con me ed io saprò come viverla questa Vita”.
Domani viene alla missa per ricevere il suo regalo “in ritardo, dice, ma lo accetto comunque!!!”
Sono stupendi, semplicemente stupendi, i bimbi peruviani, forse è la solita dinamica del “non conosco” perciò amo, ma se conosco vedo tutti i difetti possibili ed immaginabili.
Forse.
Forse invece, avendo poco, si relazionano con le persone in maniera differente, apprezzano la presenza di chi è li per loro e non cercano in tutti i modi di sviarsela e correre alla play station.
No, credo siano proprio diversi.
Questa sera ero a messa con loro, mi si avvicinano e con rispetto reverenziale mi chiedono il mio nome, mi guardano e si rivolgono a luciano: “Se vive con te possiamo venire a trovarla?”
Come fossi una specie di souvenir di un posto molto lontano, ma un souvenir di contenuti, di interesse umano.
Il mio cuore si apre di giorno in giorno e attendo, impaziente e triste il momento, preannunciato da tutti, dove anche io inizierò a vedere questo mondo e questa gente ricca di difetti e cose pesanti, troppo pesanti da digerire.
Sono realista, il mio cuore non lo è, ma la mente, in continua lotta con lui, mi sprona a cercare più a fondo, a non sottostare alle emozioni del momento che si riveleranno fugaci quanto prima, mi impone, con dolce determinazione, di gustare tutto, ma di dare a questo tutto un significato che sta oltre. Oltre ciò che sento che vedo che respiro, un qualcosa come “sono qui perché Dio mi ha voluta qui e se ci sarà del dolore Lui sarà con me ed io saprò come viverla questa Vita”.
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