sabato 13 ottobre 2007

In piscina


“Ci sono ospiti illustri che ti cercano!”, mi gridò Luciano.
“Chi sarà? Non aspetto nessuno!” pensai e intanto, continuavo con i processi di preparazione per sostenere la presenza in pubblico: lavarmi la faccia con l’acqua gelida.
Terminai di prepararmi il più velocemnte possibile ed aprì la porta.
Vidi Grace e Adolfo, che bello!!
“Ola, porque venieron ustedes? Chiesi.
“Vamos a piscina!”
Ah!
Non che me ne fossi dimenticata, ma mi avevano avvisato che non ci sarebbe più stata la passeggiata, oggi.
Spaesata guardoai Luciano che mi disse di andare con loro.
Molto bene, pres i pantaloncini, e macchina fotografica, poi qualche soldino.
Con il mototaxi arrivammo in pochi minuti alla piscina, pagai io per loro e non credo ricevetti un grazie, forse per vergogna.

Li guardavo mentre giocavano e si divertivano a farmi spaventare, si arampicavano sui tralicci e si lasciavano andare a testa in giù, tenendosi solo con le gambe.
I ragazzini non hanno paura di nulla!
Intrattenemmo brevi conversazioni su come sono i parchi in italia, se io ci vado, se i bambini ci vanno, se se se..

Arrivò un po’ più di sole, cosi decisero di trascinarmi in piscina, grazie a Dio non portai con me il costume da bagno perciò li convinsi con i fatti che non avrei potuto fare il bagno.
Poco importava per loro; corsero a cambiarsi e si buttarono con un po’ di titubanza dettata dal freddo.
Passai il tempo a fotografarli, a guardarli dall’obiettivo, come fossero un film.
E’ come se fosse più giusto per me mediare la realtà attraverso la macchina fotografica, per capire meglio, per arrivare a pormi come esterna che guarda, che ammira, che interiorizza, ma sempre senza troppo interferire.

Immortalai così un centinaio di momenti, di espressioni, di sorrisi.

Solo quando mi sorridevano dentro l’obiettivo, capivo di esserci anche io, che era vero, che ero con loro, io felice per essere li con loro, loro felici perché c’ero.

Nessun commento: