martedì 1 aprile 2008

Un pomeriggio stupendo!




Sul combi incontro i due professori, in ritardo!
Scendiamo dal combi e cammino a fianco dei due omini bassi, ma esageratamente robusti, e sento le voci dei bimbi che gridano il mio nome!
“Come farà a non mancarmi tutto questo?”, dico io, strappando una risata ai due.
I bambini sono circa 25, si lavora discretamente.
Osservo i due professori: Mario sicuro di se, si siede ai vari tavolini e si comporta da padrone; Tonio, più restio ad impossessarsi del suo ruolo, devo infatti intervenire io per far si che i bambini ascoltino.
La cosa che mi lascia di stucco è proprio l’autorità quasi totale che ho su di loro quasi senza diritto.
Insomma, sono solo spuntata li per caso, senza che nessuno me lo chiedesse, eppure sono la loro mamma, un grande punto di riferimento, mi ascoltano e si affidano a me quasi incondizionatamente, il tutto è piacevole, ma anche molto impegnativo.
Ripenso ai primi tempi con loro, quando alcuni mi salutavano, altri per timidezza o menefreghismo, facevano finta di non conoscermi.
Guardo al presente e vedo la trentina di bambini che non si staccano da me, che non se ne vanno prima di avermi dato mille baci, che fanno a gara a chi mi abbraccia di più.
Terminano le lezioni ed i bambini stanno scendendo dalla biblioteca per andare a casa; in quel momento vedo padre Luis che entra nel salone e sento Andres che urla “hermano”!
“Bambini vi presento il padre Luis!”, grido io.
Tutti si avventano sul nuovo personaggio e gli porgono la mano.
Lui fa il solito gioco di stringerla esageratamente e loro si divertono a lasciarsi stritolare le piccole dita sporche.
A tutti da una caramella e un rosario.
Li conquista in pochissimi istanti, ed io penso: che bello che sarebbe se anche Luciano venisse ogni tanto qui, che successo avrebbe con queste piccole grandi anime.

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