lunedì 21 aprile 2008

Il ristorante dell'usato


Dopo lo zoo andiamo a mangiare in un “ristorante” per la strada. Ci servono tre piatti con patate alla Huancaina spaghetti con sugo e nei loro due piatti straripanti pasta, aggiungono anche un pezzo di pollo.
Il tutto da mangiare senza coltello. Chiedo tre bibite. La signora prende da sotto il tavolo tre bottiglie vuote, le etichette corrispondono alle tre bevande richieste. Il tutto mi allarma, ma Andres mi chiama “schizzinosa” e io lascio stare. La signora esce dal negozio con le tre bottiglie vuote e ritorna con tre piene. “Ma sono le stesse!”, dico io con orrore. Andres mi guarda e ride. “Signora, per cortesia, il tappo!” La signora mi porta i tre tappi. Li osservo, sono usurati e ossidati, il vetro della bottiglia è graffiato e vecchio. Bevo senza pensarci, ma la mente continua a dirmi che sto pagando per un bel contagio di tifo.
A casa i bambini giocano al computer e passano una buona oretta su skype con Mauro. Jeferson mi abbraccia e mi bacia, davanti alla web, come se dovesse far capire a Lui che ora è lui che mi ha vicino e non altri. Non vuole andarsene. “Gaia, voglio salutare ancora Mauro!”, mi dice quando li accompagno alla porta. Sorrido.

1 commento:

sarina ha detto...

ciao gaia...finalmente riesco ad inviarti il mio commento...beh quello che hai fatto,ti rende ai miei occhi, coraggiosissima...io non ce l'avrei fatta davvero...!