venerdì 16 novembre 2007

Imparare



Mi stavo quasi abituando a non parlare più del mio lavoro, quando arriva una proposta di collaborazione da un femminile italiano.
Subito, in preda al panico, inizio a scrivere e pensare a cosa sia meglio dire e meglio tacere.
Mi riempie di vitalità, di voglia di fare: una nuova sfida.
Chi conosce la mia storia ecco che si accorge di quanto una cosa cosi, per me, valga.
Finii l’università e cercai di trovare uno stage nel mondo del giornalismo, ma nulla.
Forse troppo difficile, forse troppo impreparata io.
Insomma, la mia vita prese una piega diversa e la mia professione diventò le “pubbliche relazioni”.
Questo impiego mi ha permesso di conoscere molti giornalisti e di instaurare dei rapporti, come dire, umani.

Adesso forse posso raccogliere i semi traducibili in disponibilità da parte loro.

La vita mi sorride anche per molte altre cose, piano-piano imparo ad amare in modo gratuito, a non disperare di piccole sconfitte e a guardare avanti.
Imparo che un momento nero esiste, ma imparo a vederlo grigio, non più nero.
Imparo che può essere grigio scurissimo, mai nero.
Imparo che ci sono varie tonalità di grigio, ma sempre nero con bianco è!

1 commento:

paolo ha detto...

imparamare, direbbe raffaele giacopuzzi. e ki è? raffa.