giovedì 6 dicembre 2007

Un posto per ciascuno



Visito la loro cappellina, mi soffermo su due particolari estremamente pittoreschi e significativi.
La croce appesa al muro ha i chiodi, con i quali appesero Gesù, ma Cristo manca.
Non c’è il suo corpo.
La guardo, la osservo.
Mentre penso al suo significato, giunge un’illuminazione: è libera dal corpo di Dio per lasciare spazio al mio, a quello di chiunque guarda la croce, di chiunque prega davanti a Lei, di chiunque desidera “prendere la propria croce e seguirlo”.
Ed io?
Sono pronta?
Umilmente abbasso lo sguardo, sono troppe le paure che mi frenano, le paure di perdermi dei beni materiali e terreni.

Volgo il mio sguardo alle sedie, rimango a bocca aperta: sono tutte bianche tranne una di legno scuro, al centro della stanza, circondata dalle altre.
Su quella sedia c’è scritto “Gesù”.
Che sensazione di pace, di presenza divina!