martedì 11 dicembre 2007

Non tutto.


L’orecchio mi fa ancora male.
Il cuore un pochino.
Vado alla Sabiduria per la solita lezione di italiano e le ragazzine non si presentano.
“Maria, perdonami, ma io non vengo più. Di a tutte loro che si sono comportate molto male e il tempo di una persona è da prendere sul serio”.
La madre mi guarda e annuisce; si scusa per le alunne, ma ha altro per la testa.
“Abbiamo qui un papà che non vuole accettare che sua figlia sia incinta. Non vuole che tenga il bambino!”.
Le prometto che pregherò per lei, mi allontano e torno a casa.

E’ tardi, ho veramente perso un sacco di tempo oggi!
Prendo il mototaxi, me la cavo con un sol fino a Moron Chico.
Quando arrivo la non c’è nessuno.
Sembra sia passata una banda di terroristi ed abbiano fato fuori ogni sorta di vita umana.
Aspetto tranquilla, passeggiando per le viuzze sporche ed abbandonate.
“Hermanita!”, una voce!
Mi giro, vedo le “signorine del muretto”, ormai le chiamo così.
Tre vecchiette sedute perennemente sopra dei sassi all’angolo del primo isolato di Moron.

Mi soffermo con loro, le guardo e riconosco che mi sono mancate.
Poi da lontano arrivano Diego e John, Adolfo e Josselin.
Mi congedo gentilmente dalle signorine, sposate con figli, e vado a giocare a calcio con i ragazzini.

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