giovedì 8 maggio 2008

Ma non cedo.

Con aprile se ne va anche l’estate.
Il freddo si fa sentire nelle prime ore della mattinata e verso le sei di sera.
L’ho sentito domenica quando, la notte, il solito lenzuolo non è più bastato.
La mia pelle era gelata e i brividi in tutto il corpo mi hanno costretta al risveglio. Non avevo coperte, né altre lenzuola da stendermi addosso.
La stessa cosa l’ho vissuta fino a poche ore fa. Non mi sono ricordata di munirmi di una coperta e così anche stanotte ho sofferto il freddo.
Ma non è stato tremendo, è stato più sopportabile del previsto. La mia mente diceva “Gaia, non ci puoi fare nulla, per adesso è così”.
Allora mi mettevo l’anima in pace e dormivo, aspettando il prossimo risveglio dovuto ai brividi.
La dinamica di accettazione, scattata nel mio cervello, è vicina a quella che adotto nelle situazioni quotidiane di delusione e crisi.
Quando non posso rimediare a qualcosa, quando Jeferson non mi ascolta, quando Lui mi lascia io adesso penso che “non ci si può fare nulla, per adesso è così”.
Non la chiamerei resa, ma consapevole accettazione che non si può tutto nella vita, che gli imprevisti ci sono e anche troppo, che chi ami potrebbe non capirlo, non volerlo, che le forze arriveranno più tardi.

Al comedor ieri c’erano pochi bambini, ho paura che i professori non stiano facendo del loro meglio, ho paura che non li stiano amando, oltre che aiutando.
La nonna di Andres mi ha finito il vestito. Me lo sarei aspettato diverso, più elegante, ma non importa: è sicuramente la cosa più carina che ho qui in Perù.
Ieri ho iniziato una nuova collana in macramè, l’arte anti-nicotina, e devo dire che i miglioramenti si notano.
Lui. Da che era la mia forza per vivere bene qui, è diventata la principale motivazione per la quale cerco la forza qui.
La vita è proprio un pagliaccio, sarcastico ed irriverente. Non lascia il tempo di rialzarti che subito ti regala un altro sgambetto.
Se dovessi fare l’elenco delle varie sfighe successe da quando ho smesso di fumare, spaventerei il mio interlocutore. Mi inorgoglisce però il fatto che dopo tutto ciò io non mi sia mai riaccesa una sigaretta.

1 commento:

Anonimo ha detto...

You write very well.