martedì 10 giugno 2008

Centro Montfort





Luciano è partito per il Brasile e io ho prenotato per il Cuzco.
Tanti viaggi che la gente di qui non si sogna nemmeno.
Oggi ho sentito Enrico, stanno facendo un progetto all’asilo un po’ più in giù rispetto al comedor: una mensa per i bimbi che ora come ora mangiano tra 4 mura pericolanti, in tavoli fatiscenti su seggioline rotte.
Credo che parte dei soldi ricavati per il progetto li userò per una piccola donazione per quest’altra opera di bene.
Non c’è differenza tra i bambini, non posso certo essere rigida su questa cosa.

Lo stress mi assale, che farò quando me ne ritornerò a Milano? A chi lascerò la responsabilità del progetto?
Non posso lasciare i soldi a una persona qualsiasi, perché in questi mesi ho ascoltato di tutto, persone tra le più fidate, scappate in America con un bel bottino.. ecco questo vorrei evitarlo.
E’ un argomento che devo affrontare al più presto con i professori, con Enrico e con me stessa … soprattutto.
Continuiamo o finiamo?
Da una parte mi piacerebbe che i professori chiedessero di meno, così sarebbe anche più fattibile in quanto a costi, dall’altra vorrei capire se è possibile continuare a chiedere i soldi ai miei conoscenti.
Fino a quanto può durare la carità umana?

Non sono andata da loro oggi, mi sono limitata ad organizzare il mio tour per il sud del Perù. Ah, si! Vado in vacanza anche io.
Dovrei fare una decina di giorni tra Cuzco, Puno, Arequipa e Ica.
Quest’ultima città è stata teatro del terremoto del 15 di Agosto, sarà interessante vedere come le autorità e le varie associazioni si sono date da fare per soccorrere le migliaia di persone rimaste senza casa.
Mi ospiterà un’amica di Charo, Amadi, una signora sulla quarantina, vecchia amica di Padre Luciano, che ha condiviso parecchio della vita dei Monfortani.

Intanto a casa aspettiamo tutti l’arrivo di 30 padri Monfortani, di Mauro e di sei ragazzi di Bergamo che per luglio condivideranno le nostre sorti.
Al Centro Montfort si respira un’aria pacifica. Hermano Abilio ci fa morire dalle risate ogni volta che apre bocca e Padre Luis e Padre Luciano non sono da meno.Io sono sempre l’unica fanciulla della casa e vengo viziata, anche se spesso mi toccano i doveri di donna, ma non posso lamentarmi perché la collaborazione è la caratteristica che colora di più la nostra casa.

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