martedì 8 luglio 2008

A casa di Angelica

Vorrei parlare di ogni persona che ha partecipato al mio ventiseiesimo compleanno.
La cosa che mi dispiace è che ci sarà sempre un primo ed un ultimo nella lista, ma non credo importi questo, visto che tutte le persone che si sono fatte vive e in quattro, hanno reso questo giorni indimenticabile, a partire dal 6 luglio …
Inizierò rispettando la cronologia degli eventi, come una cronista in una partita di pallone, ma con il cuore in mano … quindi facciamo una finale dei mondiali.

Il sabato mi sveglio presto, prendo i tre salami di cioccolato preparati per l’occasione e mi avvio verso Puerto, dove Angelica mi aspetta per fare la spesa.
Compriamo l’occorrente per una semplice pasta al pomodoro e basilico e per delle peruviane “pappas a la huancaina”.
Arrivate a casa iniziamo a cucinare con l’aiuto di Jasmin, la figlia di Angelica, mia coetanea.
Angelica, molto gentilmente, ha prestato casa sua per farmi una festa di compleanno con tutti i professori del progetto.
Il sole splende e io non ho stirato la maglietta che porto sotto il maglione di lana. Credo che il mio problema ce l’abbiano in molti perché noto visi accaldati, ma nessuno si toglie il maglione.

Do il via al pranzo e al primo brindisi. Così dalle due del pomeriggio fino alle nove di sera le bottiglie di birra continuano ad entrare in casa.
Le danze si aprono verso le due e mezza.
All’inizio si è tutti molto impacciati, ovviamente mi fanno ballare le loro danze locali per le quali bisogna proprio essere peruviani per riuscirne a prendere il ritmo.
Finalmente Jasmin mette su un po’ di musica revival e qui mi scateno con Juan, sotto gli occhi della moglie immobile, con in braccio il loro bambino.
Arturo mi guarda e cerca di seguire i passi che faccio, i due professori di musica, Ruben e Niels cercano di non ridere mentre vedono “l’Hermanita”, spogliatasi di ogni inibizione.
La signorina Nilda, paralizzata per metà corpo, tenta anche lei, incitata da Juan, e si diverte.
Carina e Jasmin sono le più giovani, ma anche le più statiche. Solo verso le cinque iniziano a muoversi un po’.
Intanto mi arriva il primo messaggio di auguri da Mauro...la è già mezzanotte!
La festa finisce alle 9 quando devo fare ritorno a casa.
Sono brilla e i padri, quando mi vedono entrare, iniziano a prendermi in giro, sapendo bene che a queste feste è quasi impossibile rimanere completamente sobri, visto che “tu sei la festeggiata” e quindi DEVI fare i mille brindisi che si susseguono interminabili.

1 commento:

daniele ha detto...

ciao gaia, è molto semplice basta che tu vai sul tuo profilo e clicchi su "italia", automaticamente ti porta su tutti i blog italiani.
spero a presto abbiamo bisogno del tuo altruismo!
Daniele